Le leggende - ArbusMeteo

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ARBUSMETEO
Latitudine 39° 31' 49"   N                                         Longitudine 8° 35' 51" E                                         311 m.s.l.m
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Le leggende

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Su predi sconcau - Il prete decapitato

Questa storia narra di un prete che imbrogliava le persone del paese. Facendosi dare del denaro dai fedeli di Arbus, il sacerdote in questione lo sotterrava nei pressi della fontana di "Luzifuru", situata in una stradina alberata di campagna   che porta a Guspini. Un giorno il prete cercò di imbrogliare un giovane arburese che si fingeva stupido ma, al momento opportuno, questi smascherò il curato costringendolo alla confessione. La gente del paese cercò di costringere il sacerdote a rendere tutto il denaro rubato, anche con la tortura, ma lui non rivelò mai il luogo nel quale aveva sotterrato il suo tesoro. Per questo motivo venne decapitato.
Oggi si narra che il prete esca  di notte per custodire il suo tesoro vagando  intorno alla sorgente di "Luzifuru" con in mano un lampioncino rosso.
Su predi sconcau ( Pura fantasia )

La croce di Genneruxi

Questa leggenda  spiega perché, nella località chiamata Genneruxi (passo della croce), c'è una croce. Nell'antichità, quando venne istituita la proprietà privata, i sindaci di Arbus, Gonnosfanadiga e Guspini si diedero appuntamento a Genneruxi per definire i confini dei propri territori in modo da avere tutti lo sbocco al mare. L'astuto sindaco di Guspini, invece di tener fede all'impegno preso con i colleghi, qualche giorno prima dell'appuntamento recintò dei terreni. Quando arrivarono a cavallo i sindaci di Arbus e Gonnosfanadiga, trovarono i confini già stabiliti. Il raggiro non piacque. Non contento dell'imposizione, il sindaco di Arbus, cercò di tornare sugli accordi originari. Scaturì subito  un'accesa discussione che terminò con l'uccisione del sindaco di Guspini. La leggenda vuole che la croce simboleggi questo avvenimento.


lL leggenda del tesoro e della giovane Luxia.

Secondo la prima leggenda, questo monte ospiterebbe un tesoro nascosto, il quale sarebbe destinato ad essere trovato solo da una giovane coppia di futuri sposi. I due dovrebbero salire il monte il giorno precedente le nozze a mezzanotte, l’ora in cui apparirebbe una strega su un carro. Vendendo la loro anima al diavolo, i fidanzati otterranno dalla strega i suggerimenti necessari per accedere al luogo dove il tesoro è sepolto.



Mura del castello di monte Arcuentu con la sovrapposizione della fantomatica
immagine di LUXIA mentre tesse col suo telaio ( fantasia ).

La seconda leggenda, invece, narra di una giovane che viveva nel paese di Guspini, di nome Luxia. Ella ebbe la sfortuna di essere notata da un signorotto che comandava il paese, il quale la voleva in sposa. Luxia rifiutò e lui ordinò che la giovane venisse fatta murare viva. La fanciulla venne portata a monte Arcuentu e qui seppellita con un telaio d’oro e ad altre ricchezze. Ma affinché  nessun cavaliere si avvicinasse a lei e al tesoro, il signorotto fece porre delle caldaie piene di vespe.
Ancora oggi questa leggenda vive, grazie a dei pastori che, avventurandosi sul monte Arcuentu, dichiarano di sentire cantare la giovane, mentre tesse col suo telaio, durante la notte.









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